Continuo sulla via del Palladio consigliando la visita a Villa Godi Malinverni, a Lugo di Vicenza. La villa è stata
progettata tra il 1537 ed il 1542, con modifiche successive all'ingresso ed ai giardini.
La descrizione della villa scritta dal Palladio è riportata nel Secondo Libro dell'Architettura al Capitolo XV - Dei
disegni delle case di villa di alcuni gentiluomini di terra ferma.
Come sempre mi avvalgo del prezioso aiuto di Wikipedia per la realizzazione del post. Il testo che segue e le immagini del post sono tratte da detto sito.
La villa è una delle prime opere del Palladio.
Con ogni probabilità non si trattò di un incarico autonomo, ma piuttosto di una commissione ottenuta dalla bottega di Gerolamo Pittoni e Giacomo da Porlezza, all’interno della quale il giovane Andrea Palladio rivestiva il ruolo di specialista per l’architettura.
La villa segna la tappa iniziale del tentativo di costruire una nuova tipologia di residenza in campagna, dove è evidente la volontà di intrecciare temi derivanti dalla tradizione costruttiva locale con le nuove conoscenze che Palladio acquisiva grazie all’aiuto di Giangiorgio Trissino.
L’esito è quello di un edificio severo, in cui è bandito ogni preziosismo decorativo tipico della tradizione quattrocentesca. Chiaramente simmetrico, l’edificio è impostato su una netta definizione dei volumi, ottenuta arretrando la parte centrale della facciata, aperta da tre arcate in una loggia. La stessa forte simmetria organizza la pianta dell’edificio, impostata lungo l’asse centrale costituito da loggia e salone, al quale si affiancano gerarchicamente due appartamenti di quattro sale ciascuno.
A partire dalla fine degli anni 1540 ha inizio la campagna decorativa degli interni. Contemporaneamente Palladio interviene nuovamente sul corpo dell’edificio, modificando l’apertura posteriore del salone e realizzando il giardino retrostante a emiciclo.
Il buongiorno si vede dal mattino. E questa villa rappresenta il mattino progettuale del grande Palladio!
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